Negli anni ’60 gli impulsi elettrici del cervello registrati con l'EEG vennero convertiti per la prima volta in musica, da allora,
lo sviluppo tecnologico e l’unione delle neuroscienze insieme
all’ingegneria hanno portato alla realizzazione di un nuovo strumento
musicale: l'encefalofono, descritto nella rivista "Frontieres in Human Neuroscience" e realizzato a
Seattle, negli Stati Uniti, da un gruppo dell’università di Washington
capeggiato da Thomas Deuel, neurologo e musicista.
L'Encefalofono è quindi uno strumento che consente di produrre musica con il solo uso del pensiero, è stato infatti appositamente sviluppato per gli individui che sono immobilizzati a causa di ictus, lesioni spinali, amputazioni o Sla.
David Rodenboom, 1975, mentre sta sperimentando l'Encafalofono |
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